LA POST VERITA': QUANDO REALTA' PERCEZIONE E NARRAZIONE NON COINCIDONO


La risposta semplice è comoda, ma può essere sbagliata. Riguardo ai nostri timori cerchiamo risposte semplici, la politica spesso segue queste istanze, così ci troviamo a confrontarci con una percezione del mondo avvalorata da normative che risultano distanti da un’applicazione razionale del rigore scientifico. A spiegarlo brillantemente, coinvolgendo gli oltre ottanta intervenuti, ci ha pensato Donatello Sandroni che con la sua relazione “KI TI PAGA? - Le menzogne sul cibo e sull’agricoltura” ha avviato l’ottavo ciclo della rassegna A Cena Con la Scienza quest’anno dedicato a “Realtà percezione e narrazione – il mondo ai tempi della post-verità”. L’iniziativa, organizzata da Agriturist e Confagricoltura Piacenza, che negli anni riscuote un crescente interesse e da quest’anno vede il patrocinio anche dell’Accademia dei Georgofili, è stata presentata da Michele Lodigiani, georgofilo già presidente di Confagricoltura Piacenza e Gianpietro Bisagni, presidente di Agriturist Piacenza. Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza, è intervenuto per gli indirizzi di saluto sottolineando come certe normative, che si ripercuotono sulle aziende in costi concreti, origino in realtà da percezioni e false verità. Sandroni, giornalista e divulgatore, agronomo ed ecotossicologo, ha passato in rassegna alcuni chiarissimi esempi. “Senza la rivoluzione verde non avremmo potuto sostenere l’incremento della domanda di cibo che vi è stata a partire dagli anni ’70. Grazie all’adozione di genetiche moderne, macchinari e chimica agraria sono state risparmiate dalle coltivazioni 12 milioni di kmq di terre che avremmo dovuto coltivare in più per produrre ciò che effettivamente è stato reso disponibile. Si tratta di una superficie pari a Canada e Messico insieme, che se coltivata avrebbe implicato l’uso di 270 milioni di tonnellate di gasolio, pari a circa 800 milioni di tonnellate di CO2 in più immessa annualmente in atmosfera. La chimica e le nuove tecnologie ci hanno consentito di inquinare meno, in proporzione, non di più; ma le bocche che fino agli Anni 60 chiedevano solo di essere sfamate, con l’accesso al cibo hanno potuto elaborare bisogni ed esigenze diverse, manifestando paure per la propria salute e per l’ambiente, sentendosi minacciate ogni giorno di più. Sono però paure infondate – ha proseguito Sandroni - l’uso di “pesticidi” negli ultimi 25 anni è in costante calo, nonostante si continui a sostenere il contrario. E’ vero che il giro d’affari è aumentato in volumi del 30%, ma le quantità impiegate sono calate del 30%. Molecole sempre più moderne e costose stanno infatti rimpiazzando quelle più obsolete ed economiche”. La risposta ai timori diffusi può essere semplicistica come nel caso della normativa italiana per l’inquinamento delle acque che prevede, per tutte le molecole indipendentemente dalla tossicità, il limite di 0,1 µg/L, diversamente dalla normativa australiana, che invece più saggiamente valuta la tossicità di ogni elemento. “Il glifosate è 10 volte meno tossico dell'ibuprofene, quanto a tossicità acuta – ha sottolineato Sandroni - Il rame è un prodotto naturale, ma non tutto ciò che è naturale è buono, è un metallo pesante che ha un rischio tossicologico, non a caso è indicato tra le molecole nella lista di sostituzione (il cui impiego dovrà essere sostituito da un’alternativa non appena si sarà resa disponibile”. Di una cosa, insomma, possiamo essere certi: il mondo è un po' più complesso di come appare nei titoli di giornale. Gli appuntamenti della rassegna proseguiranno venerdì 26 maggio, con Piero Morandini, ricercatore al Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano, che parlerà di proprietà intellettuale e brevetti nel settore vegetale e biotecnologico all’Agriturismo Casa Rosa di Travazzano. Venerdì 9 giugno all’Azienda Agrituristica Battibue sarà invece la volta di Oscar Farinetti, imprenditore, fondatore di Eataly che, portando la sua testimonianza, approfondirà l’argomento “Cosa compriamo quando compriamo del cibo?”. La rassegna si chiuderà all’agriturismo Bassanine di Monticelli d’Ongina, venerdì 23 giugno, con “MISINFORMATION - Guida alla società dell'informazione e della credulità”: la relazione tenuta da Walter Quattrociocchi, coordinatore del Laboratorio di Computational Social Science all’Istituto IMT Alti Studi di Lucca.

Da sinistra: Donatello Sandroni, Michele Lodigiani, Gianpietro Bisagni
 




  • 16/5/2017   -   1906 letture  
  • Stampa questo articolo Stampa