Dati Excelsior: assunzioni in calo a Piacenza


Entro il 2014,secondo i dati Excelsior di Unioncamere-Ministero del Lavoro, a Piacenza saranno effettuate dalle imprese del settore privato extra-agricolo 3.930 nuove assunzioni, di cui 3.040 riferite a lavoratori alle dipendenze (a tempo indeterminato e determinato) e quasi 900 a lavoratori “atipici” (contratti di somministrazione, collaborazioni a progetto, …). In forte aumento sono i lavori a termine (a tempo determinato), che passano dal 41% nel 2013 al 53% nel 2014, al contrario risultano in calo – dal 31 al 24 per cento - le assunzioni stabili, a tempo indeterminato e di apprendistato. Tra le oltre 3.000 nuove assunzioni di dipendenti, 1.300 riguarderanno il settore dei servizi, mentre nel comparto manifatturiero le assunzioni saranno circa 600, nel commercio 500, altrettante nel turismo, solo un centinaio invece quelle nelle costruzioni. Due terzi delle nuove assunzioni faranno riferimento a figure operaie, mentre oltre la metà (54%) sarà appannaggio di lavoratori con un livello di istruzione non superiore alla scuola dell’obbligo o alla formazione professionale (il dato medio nazionale e regionale è del 47-48%). Delle tremila assunzioni previste, inoltre, circa 800 riguarderanno lavoratori stagionali, in gran parte concentrate nel turismo e nel commercio. Piacenza si distingue nel panorama regionale per un tasso di variazione (negativo) delle assunzioni 2014 (-1,1%) comunque allineato con quello medio emiliano-romagnolo (-1,2%); fanno meglio Modena (-0,7%) e Parma (-0,8%), peggio Rimini (-2,3%), Forlì (-2,2%) e Ferrara (-2,0%). Quali, in dettaglio, le figure professionali più richieste? Considerando il solo ambito delle assunzioni non stagionali (2.210), Excelsior evidenzia come nel 2014 il gruppo più numeroso sarà rappresentato dalle “professioni non qualificate nel commercio e nei servizi” (330, di fatto invariato rispetto al 2013), seguito da “artigiani e operai specializzati in metalmeccanica ed elettronica” (280, il doppio rispetto all’anno precedente), e poi da “professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione” (180 unità, in forte calo rispetto alle 370 del 2013), e da “professioni qualificate nelle attività commerciali” (180 unità, anche in questo caso in notevole riduzione rispetto alle 280 del 2013). Particolarmente richieste, e in crescita, sono inoltre le “professioni qualificate nei servizi di sicurezza, di pulizia e alla persona” (180, erano 50 l’anno prima), ma anche le figure di “impiegati nella gestione amministrativa, contabile e finanziaria” (140) e di “impiegati alle funzioni di segreteria e alle macchine da ufficio” (140). Il gruppo delle professioni “high skill”, di alta specializzazione (specialisti in matematica, informatica, fisica, scienze umane e sociali, ecc.) arriverà invece ad un centinaio di assunzioni (rimanendo invariato rispetto all’anno prima), mentre le professioni tecniche risulteranno complessivamente in calo, da 390 nel 2013 a 270 nel 2014.




  • 2/9/2014   -   3081 letture  
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