Evoluzione positiva del mercato del lavoro a Piacenza nel 2022

  di: redazione

In base ai dati della rilevazione continua sulle forze di lavoro dell’Istat

L’ISTAT ha messo a disposizione da alcuni giorni i risultati dell’Indagine campionaria sulle Forze di Lavoro relativi al quarto trimestre 2022, e con essi anche le informazioni a consuntivo dell’anno 2022, disaggregate sino al livello provinciale.
Sono dati (cfr. l’analisi allegata) che evidenziano in generale sensibili progressi sul versante dell’occupazione rispetto all’anno precedente, soprattutto a livello nazionale (+2,4% sul 2021), ma anche a livello regionale emiliano-romagnolo (+1,2%). In questo contesto, pure il mercato del lavoro piacentino ha registrato nel corso del 2022 un andamento complessivamente positivo, con la crescita dei livelli occupazionali e dei tassi di occupazione, oltre che con l’aumento delle forze di lavoro e dei tassi di attività. Non si osservano invece ancora progressi sul versante della disoccupazione, che infatti da noi aumenta leggermente mentre in Italia e in Emilia-Romagna diminuisce.


Nel dettaglio, i dati della Rilevazione campionaria sulle forze di lavoro dell’ISTAT mostrano che in provincia di Piacenza sono 125.000 circa gli occupati nella media del 2022, in aumento di mille unità rispetto al 2021, dovuto però alla crescita della sola componente maschile dato che quella femminile rimane stabile. Il tasso di occupazione si attesta così per la popolazione dai 15 ai 64 anni al 68,8%, in aumento di 0,8 punti percentuali sull’anno precedente, e riducendo il gap con il 2019 a un punto; osservando le differenze di genere, sale per gli uomini (al 77,6%, +1,7 punti percentuali) ma cala leggermente per le donne (al 59,8%, -0,2 punti).
 
Nella media del 2022 le persone in cerca di occupazione sono invece 9 mila, mille in più del 2021, sempre per via dell’aumento della componente maschile. Il tasso di disoccupazione complessivo provinciale, al 5,7% nel 2019, al 5,9% nel 2020 e al 6,1% nel 2021, sale anche nel 2022 raggiungendo il 6,5%. Negli ultimi due anni il tasso di disoccupazione maschile è passato dal 4,6% al 4,9%, mentre quello femminile è cresciuto dal 7,9 all’8,5 per cento.
 
Le persone attive sul mercato del lavoro, misurate dall’aggregato “forze di lavoro” (ottenuto sommando gli occupati e le persone alla ricerca di un’occupazione), aumentano quindi nella media del 2022 rispetto all’anno precedente di 2 mila unità ed arrivano a 134 mila, con il tasso di attività che si attesta adesso al 73,6%, 1,1 punti percentuali in più a confronto col 2021, e riducendo a 0,4 punti lo svantaggio rispetto al 2019.
Tra le donne – data la sostanziale stabilità dei livelli di occupazione e disoccupazione – il tasso di attività registra nel passaggio dal 2021 al 2022 una leggera crescita, dal 65,2 al 65,4 per cento, mentre tra gli uomini (con mille occupati e mille disoccupati in più) l’incremento è più sostenuto, dal 79,6% all’81,6%.
  
LE DINAMICHE DELL’OCCUPAZIONE PER SETTORI DI ATTIVITA’ E POSIZIONE NELLA PROFESSIONE.
L’analisi del mercato del lavoro piacentino effettuata disaggregando i dati secondo i diversi settori di attività mostra come l’aumento dell’occupazione complessiva registrato nel 2022 (circa un migliaio di unità in più rispetto al 2021) dipenda in particolare dall’evoluzione positiva degli occupati dell’industria manifatturiera (+1,9 mila), che ha più che compensato la contrazione verificatasi all’interno del comparto delle costruzioni (-0,6 mila), in rallentamento dopo la fase espansiva del biennio precedente, mentre rimangono di fatto stabili i livelli occupazionali dei rimanenti settori di attività, agricoltura, commercio e “altri servizi” (alberghi e ristorazione, trasporti e logistica, servizi alla persona e alle imprese).
A confronto con la fase pre-pandemica (il 2019), il bilancio complessivo è però ancora negativo per 2,6 mila unità. In particolare, mancano sempre circa 5mila occupati nei servizi, e 2mila nel commercio, che faticano a riprendersi, mentre l’occupazione è aumentata nelle costruzioni (+1600), nell’industria (+1.400) e nel settore agricolo (+900).





Relativamente alla posizione nella professione degli occupati, tra il 2021 e il 2022 i dipendenti sono aumentati in provincia di Piacenza di oltre 2 mila unità, raggiungendo quota 100 mila e annullando così il gap rispetto al 2019; al contrario, gli indipendenti proseguono nel loro trend negativo e subiscono una flessione ulteriore di oltre mille occupati, portando la variazione negativa sul 2019 a circa 4 mila unità.
Ricordiamo sempre che, visti la natura campionaria dell’indagine ISTAT ed i margini di errore della stima (che aumentano al diminuire della numerosità del campione), è opportuno ad ogni modo considerare, più che i valori assoluti in sé (che sono appunto stimati ed approssimati), le indicazioni di tendenza espresse dai dati.
 
PIACENZA E GLI ALTRI CONTESTI DI RIFERIMENTO
Nel confronto con gli altri contesti territoriali, anche nel corso del 2022 la nostra provincia continua a presentare molti indicatori che si posizionano ai vertici per livelli di prestazione, e sempre al di sopra delle medie nazionali.
Il tasso di occupazione complessivo (68,8%, quasi 9 punti in più del dato italiano) colloca infatti Piacenza al 22° posto nella graduatoria delle 107 province italiane, prima di Lodi, Cremona e Pavia, anche se dopo quella di Parma (71,1%), la città metropolitana di Milano (70,1%) e la media regionale emiliano-romagnola (69,7%).
Fa ancora meglio il tasso di attività (73,6%, sempre allineato a quello regionale), che risulta superiore a quello delle province a noi vicine (tranne Milano e Parma), posizionando il nostro territorio al 12° posto nella classifica nazionale.
Piacenza registra invece un arretramento in graduatoria relativamente al tasso di disoccupazione (6,5%, 1,6 punti in meno della media nazionale), classificandosi al 47°posto tra le province italiane. Qui il gap è di oltre un punto percentuale con Parma, Cremona, Lodi e Milano.





Forti differenze permangono, inoltre, anche nel 2022 tra mercato del lavoro maschile e mercato del lavoro femminile.
Considerando gli uomini, il tasso di occupazione piacentino, pari al 77,6%, è in quinta posizione tra le province italiane (superato solo da Parma), risultando più alto di quello medio emiliano e anche di quello dell’area metropolitana milanese. Ancora migliore è la prestazione del tasso di attività (all’81,6%), che si trova in quarta posizione nella graduatoria nazionale (sempre dopo Parma). E’ invece il tasso di disoccupazione (4,9%) a registrare una prestazione non molto soddisfacente nel confronto con gli altri territori, 36° posto a livello nazionale, anche se qui occorre osservare come la provincia di Piacenza risulti allineata a quella di Pavia e faccia comunque meglio di quella di Cremona.
Considerando invece le donne, con il tasso di occupazione (59,8%) Piacenza si colloca al 36° posto, con quello di attività (65,4%) al 26°, per scendere in 56^ posizione con riferimento al tasso di disoccupazione (8,5%).










 





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  • 24/3/2023   -   68 letture  
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