INCONTRO TECNICO DI AGRITURIST PIACENZA: DALLA NORMA ALL'OPERATIVITA'


 di: Confagricoltura




Interesse per l’incontro tecnico-formativo del 19 marzo, dedicato ad approfondire tematiche di tipo sanitario, organizzato da Agriturist Piacenza che, dopo i saluti del direttore di Confagricoltura Piacenza, Marco Casagrande, ha visto l’intervento del dottor Gabriele Cialfi, veterinario che si occupa di Igiene degli alimenti di origine animale all’Ausl di Piacenza. Diversi gli argomenti trattati tra cui le procedure di autocontrollo, ormai ben note, ma relativamente alle quali è sempre necessario porre attenzione. In particolare ci si è soffermati sull’adozione degli accorgimenti necessari per i contenitori che entrano a contatto con gli alimenti. “E’ bene – ha chiarito Cialfi – farsi rilasciare dai fornitori le dichiarazioni attestanti per quali alimenti i contenitori possono essere utilizzati, perché potrebbero, ad esempio, non essere idonei a contenere lavorazioni a base acida, come le verdure sott’aceto. Non basa più che ci sia scritto sopra “per uso alimentare”, si deve poter dimostrare se li si è utilizzati correttamente, proprio per escludere contaminazioni”. Altro punto focale della mattinata: la macellazione di piccoli quantitativi di animali da cortile allevati in azienda. “Se è pur vero che le aziende agrituristiche hanno diverse deroghe, in virtù del fatto che abbattono pochi capi, è altrettanto vero che devono rispettare una serie di prescrizioni atte ad assicurare l’abbattimento degli animali senza sofferenza e a preservare la sicurezza alimentare e l’igiene delle carni” – ha spiegato l’esperto. Siamo molto lontani dal ricordo dei nostri nonni che andavano nel pollaio e tornavano con la gallina da mettere in pentola; oggi, per l’abbattimento, servono locali con superfici lavabili, meglio se ad uso esclusivo o che, per lo meno, vengono disinfettati prima e dopo. “E’ comunque positivo – ha sottolineato Gianpietro Bisagni, presidente di Agriturist Piacenza ed Emilia Romagna – per chi abbatte capi al di sotto dei 5 kg e in numero contenuto, come di fatto avviene nelle nostre aziende agrituristiche, che la norma contempli la possibilità di considerare come metodo di stordimento la dislocazione cervicale manuale operata da chi ha capacità pratica ed esperienza”. In generale è stata richiamata l’attenzione al manuale di autocontrollo: “nel manuale va scritto come devo operare in azienda – ha spiegato Cialfi – e poi, devo fare come c’è scritto nel manuale. Quando cambiano le procedure lo devo aggiornare”. “Esprimiamo al dottor Cialfi un ringraziamento particolare – ha concluso Bisagni – per la disponibilità che ci ha accordato. Crediamo che questi momenti di incontro tra Istituzioni e operatori valorizzino l’approccio secondo cui le attività che riguardano i LEA (livelli essenziali di assistenza) non si limitano ad attività di vigilanza e controllo, ma garantiscono anche attività di prevenzione, assistenza e supporto. Questi incontri sono un’occasione preziosa per incrementare il nostro livello di preparazione con ricadute positive sul nostro lavoro. Quotidianamente ci confrontiamo con norme che sono state pensate sostanzialmente per altri settori e che talvolta fatichiamo ad applicare alla realtà dell’azienda agricola multifunzionale, per cui è utile un confronto per condividere la lettura più confacente. Non ultimo, siamo sempre tesi a migliorare le condizioni delle nostre offerte agrituristiche – ha concluso Bisagni - garantendo la sicurezza alimentare delle nostre produzioni”.

                 




Piacenz@ - Economia, Lavoro e Società - Articoli Brevi - 21/03/2018