POMODORO DA INDUSTRIA: C'E' L'ACCORDO QUADRO


Venerdì sera è stato siglato l’accordo quadro per la prossima campagna del pomodoro da industria del Nord. Il prezzo di riferimento è di 79,75 euro a tonnellata. Per la prima volta, sarà riconosciuto un premio al pomodoro che registrerà un grado brix compreso tra 4,8 e 5,2. Un aspetto importante, deciso nell’ottica di far aumentare la qualità delle produzioni che già contraddistingue il pomodoro del Nord. Le Organizzazioni dei Produttori hanno raggiunto l’intesa con l’industria di trasformazione rappresentata da Anicav e Confapi Industria. Le parti hanno firmato l’accordo considerando le difficoltà del momento per entrambi, cercando di bilanciare le proprie esigenze. La scaletta della qualità è stata fissata in un range tra 4 a 5,7. Giovanni Lambertini, presidente della Sezione di prodotto Pomodoro da Industria di Confagricoltura Piacenza, che è anche presidente della Sezione di Prodotto regionale sottolinea: ”Aspetto negativo, nella formazione del prezzo di riferimento, è stato quello di non considerare l’aumento, già registrato, dei costi produttivi, che si aggira attorno al 5% a cui, non ultimo, gli agricoltori dovranno aggiungere anche l’incremento dei costi assicurativi che si stanno registrando per la campagna di sottoscrizioni appena avviata”. Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza e il direttore, Marco Casagrande, rilevano: “E’ un bene che, come avevamo chiesto, si sia evitata una deliberata e unilaterale riduzione delle superfici destinate che avrebbe lasciato aperto spazi pericolosi ad altri, in questo senso è coerente anche che si sia deciso di riaprire un sito produttivo, oltretutto scongiurando un ulteriore calo del prezzo di riferimento che è stato mantenuto in linea con quello dello scorso anno ponendo l’accento sulla valorizzazione della qualità”. Il direttore di Confagricoltura Piacenza conclude: “Per il futuro, auspico l’avvio di progetti, insieme alle OP, per cercare di governare meglio i meccanismi di mercato alla base della formazione dei prezzi e migliorare sempre di più la capacità dei produttori di incidere sulla filiera”.







  • 12/2/2018   -   1575 letture  
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